Che cos’é l’epatite B ?
L’epatite B é una malattia infettiva contagiosa che colpisce il fegato ed é causata da un virus che penetra nell’organismo attraverso il contatto con liquidi biologici infetti (sangue e suoi derivati, secrezioni organiche contenenti sangue, sperma e muco vaginale) di persone ammalate o di portatori sani (detti HBsAg positivi).
La malattia ha una lunga incubazione (45-160 giorni, in media 120) e può manifestarsi in modi diversi: nel 65-70% dei casi il soggetto non presenta alcun disturbo (forme asintomatiche). Frequentemente nei bambini più piccoli si osserva una malattia lieve, con malessere generale, debolezza, dolori articolari, nausea, vomito e febbre con o senza ittero (colorazione gialla della pelle e degli occhi).
Raramente, soprattutto in età adulta,l’infezione acuta può avere esito mortale.
Il problema più importante dell’epatite B é la sua cronicizzazione. Ciò avviene con frequenza diversa a seconda dell’età del soggetto: l’infezione cronica si sviluppa nell’80% dei bambini che alla nascita si sono contagiati dalla mamma, ammalata o portatrice, e diminuisce tino al 10% nei bambini più grandi e negli adulti. L’epatite cronica espone al rischio di cirrosi epatica e di tumore del fegato. Inoltre, soggetti con infezione cronicizzata rappresentano una potenziale fonte di contagio.
Il vaccino contro l’epatite B
ll vaccino contro l’epatite B attualmente in uso contiene solo una parte del virus ottenuto in laboratorio mediante raffinate tecniche di ingegneria genetica e pertanto non é assolutamente in grado di provocare la malattia, ma é in grado di immunizzare contro di essa. Il vaccino é altamente efficace (lo é maggiormente nel bambino che nell’adulto) e conferisce una protezione di lunga durata. Il ciclo vaccinale prevede la somministrazione di 3 dosi; un calendario specifico che inizia alla nascita e previsto per i bimbi nati da madre portatrice del virus dell’epatite B.
ll vaccino viene somministrato con una iniezione intramuscolare.
La somministrazione di questa vaccinazione é obbligatoria in Italia per tutti i nuovi nati a partire dal 1991. Il vaccino inoltre viene offerto gratuitamente ai soggetti appartenenti ad alcune categorie che per ragioni professionali (ad es. medici ed infermieri) o personali (ad es. conviventi di una persona portatrice di questo virus, cioé HbsAg positiva) sono particolarmente a rischio di contrarre questa infezione.
Quando si deve rinviare
Questa vaccinazione deve essere temporaneamente rinviata quando il bambino presenta una malattia acuta con febbre o turbe generali giudicate clinicamente importanti. `
Quando non si deve vaccinare
Questa vaccinazione non deve essere somministrata ai soggetti che hanno presentato reazioni allergiche gravi a sostanze contenute nel vaccino (es. lievito di birra) o a precedenti somministrazioni dello stesso vaccino.
Gli effetti collaterali
Il vaccino antiepatite B é un vaccino ben tollerato; nella sede dell’iniezione é possibile la comparsa transitoria di dolore, rossore e gonfiore di lieve entità.
Tra gli effetti generali, molto rari, si possono verificare febbre non elevata, mal di testa, nausea, vertigini, dolori muscolari ed articolari di intensità moderata e di breve durata. Ancor più raramente sono state segnalate, solo a carico di adolescenti e adulti, neuriti periferiche. `
Come qualsiasi altra sostanza estranea all’organismo, anche questo vaccino può determinare, raramente, reazioni allergiche specifiche.