E’ molto importante riuscire a stabilire regole e a dire conseguentemente un No.
Non saper dire di No ad un bambino è, secondo pedagogisti e psicologi, un atteggiamento i cui effetti cominciano a vedersi pienamente nella preadolescenza, quando i ragazzi diventano difficilmente gestibili e reagiscono male a divieti e limitazioni a cui non sono stati abituati.
Di qui l’importanza di iniziare a chiarire molto presto chi prende le decisioni, stabilendo regole e pretendendo che siano rispettate.
Evitiamo di tollerare oggi qualcosa che abbiamo proibito ieri: se vogliamo rispetto, dobbiamo essere sempre molto coerenti.
E non dimentichiamo che imporre una serie di regole a un figlio non è una crudeltà gratuita ma un atto d’amore nei suoi confronti.
Che, per esempio, lo abitua all’empatia, cioè ad ascoltare e prendere in considerazione le parole del suo prossimo.
Un bambino che disubbidisce perché è convinto di avere sempre ragione, difficilmente riscuoterà le simpatie dei compagni d’asilo o di scuola.
Per i bambini con meno di 18-24 mesi
Farsi capire e ubbidire da un bimbo piccolo può sembrare una piccola impresa, ma non è così. Un bebè sa riconoscere benissimo, ancor prima del significato di una parola, il tono della voce e l’espressione del volto. Il no deve essere deciso, accompagnato da uno sguardo serio e, se possibile, da un gesto fermo. Quando il bimbo è ancora piccino e incapace di comprendere le implicazioni del divieto, non perdiamo tempo in spiegazioni né, tantomeno, balbettiamo giustificazioni del tipo ‘se fai così dai un dolore alla mamma’.
Ma per non soffocare la creatività del bimbo in una marea di divieti, dobbiamo anche attenerci scrupolosamente ad alcune regole di base. Per cominciare, individuiamo al massimo una mezza dozzina di cose proibite.
Chiaramente la priorità va data alle situazioni e agli oggetti che possono mettere a rischio la sua salute (prese di corrente, fiammiferi, balconi, eccetera). Nei limiti del possibile, organizziamo gli spazi di casa in modo che non costituiscano per lui né un pericolo né una continua tentazione a fare danni (per esempio, mettendo in salvo le cose fragili e preziose).
Bambini dai 24 mesi
Avete mai visto SOS Tata?
Praticamente per ogni famiglia alle prese con problemi educativi, il consiglio principale è quello di stabilire delle regole, scriverle su fogli colorati e di appenderle per casa.
Per i bambini che non sanno leggere possono essere integrate con delle foto ritagliate da giornali, disegni o semplicemente leggendole insieme al bambino più volte come gioco. Alla fine imparerà a memoria il contenuto della regola scritta su quel particolare cartello.
Le regole devono essere
Brevi
Chiare
Concise
Definite al massimo 5-6 regole
Qualche esempio di regola può essere:
- Si va a letto senza fare i capricci
- Non si urla prima delle 16
- Non si tocca quel particolare oggetto (vaso, lampada..)
- Mentre a tavola non si guarda la TV
Sembra assolutamente impossibile che funzioni, ma provateci, funziona!