Il corpo umano ospita un numero enorme di batteri, 10 volte superiore a quello delle cellule del nostro organismo.
La maggior parte di essi si trova nel colon, dove costituiscono un vero e proprio organo con un peso superiore al chilogrammo. Si tratta del microbiota intestinale – detto comunemente microflora – un organo batterico con funzioni vitali.
Previene le infezioni batteriche, contribuisce al formarsi del sistema immunitario durante le prime epoche di vita (contrastando lo sviluppo delle allergie), sintetizza le vitamine, produce nutrienti destinati al benessere delle cellule intestinali”.
IL MICROBIOTA
Il microbiota si costituisce a partire dalla nascita. L’intestino del feto, infatti, è sterile, in quanto isolato all’interno del grembo materno; durante il passaggio nel canale del parto, però, viene colonizzato dai batteri che incontra. Così il neonato acquisisce quella che viene definita ‘mìcrobica’, un patrimonio di batteri ‘buonì’, cioè protettivi, ceduto dalla mamma.
Chi viene alla luce con il cesareo lo riceve solo in parte e dall’ambiente esterno. In seguito, il microbiota del bambino si arricchisce grazie al latte materno, che contiene zuccheri speciali e inimitabili (oligosaccaridi) in grado di incrementare nell’intestino del piccolo germi buoni, quali i bifidobatteri e i lattobacilli.
Nelle società occidentali, dove lo stile di vita prevede condizioni igieniche ottimali, il consumo di cibi sempre più raffinati e l’uso – anche eccessivo – di antibiotici, il microbiota intestinale ha subito un impoverimento che si ripercuote sulle sue importanti funzioni immunitarie.
Per compensare questa carenza, è stata proposta l’assunzione di batteri benefici, i cosiddetti probiotici (dal greco pro e bios, cioè ‘a favore della vita’), microrganismi vivi che, somministrati in quantità adeguata, fanno bene a tutto l’organismo e non solo all’intestino. In commercio, è disponibile una vasta gamma di prodotti a base di tantissimi ceppi, ma è opportuno utilizzare solo quelli più studiati e che vantano solide prove scientifiche di efficacia: due lattobacilli (il L. rhamnosus GG e il L. reuterii), due bifidobatteri (il B. lactis Bb12 e il B. breve) e un lievito benefico, il Saccharomyces boulardii.
Ma quali sono, in pratica, i vantaggi a oggi accertati per il nostro organismo?
PER COMBATTERE LE COLICHE GASSOSE
Esistono studi, condotti dall’università di Bari e pubblicati dal “Journal of Pediatrics” (la rivista della società americana dei pediatri) che consigliano l’uso di probiotici – in questo caso si tratta del Lactobacillus reuterii – per ridurre l’intensità delle coliche gassose nel lattante.
La conclusione dello studio indica che
“Il Lactobacillus reuterii DSM 17 938 alla dose di 108 unità formanti colonia per giorno, nei neonati allattati al seno ha dato miglioramento dei sintomi delle coliche infantili ed è stato ben tollerato e sicuro. Le modifiche della flora intestinale indotte dal probiotico potrebbero essere coinvolte nel miglioramento clinico osservato.”
Non ci si devono aspettare miracoli: la causa delle colichette è multifattoriale e sono necessari ulteriori studi per confermare questi risultati incoraggianti ma preliminari. I test finora eseguiti sono molto promettenti, ma i dati raccolti sono ancora esigui.
Inoltre, quello delle coliche è un problema complesso, del quale non si sono ancora chiarite bene le cause, ed è un disturbo che in un lattante si potrebbe considerare quasi fisiologico, anche se molto fastidioso.
Vedi anche la sezione dedicata alle coliche del neonato con il listato dei possibili rimedi per alleviare il disturbo.
PER CONTRASTARE LA DIARREA
In questo campo le notizie sono decisamente confortanti. Gli studi più seri e più numerosi sui probiotici riguardano proprio tale argomento. I fermenti lattici possono essere utili per contrastare la diarrea, sia quella associata all’assunzione di antibiotici (che distruggono il microbiota intestinale), sia quella provocata da infezioni intestinali, in special modo da rotavirus.
In quali casi agiscono? In particolare, si è riscontrato che sono in grado di ridurre la durata di una diarrea in atto, o di diminuirne il rischio in terapia antibiotica.
Resta da chiarire quali ceppi funzionano davvero e qual è lo schema di somministrazione corretto: quante volte al giorno vanno presi, in che dosaggio, per quanti giorni. Pare, ad esempio, che in caso di terapia antibiotica i migliori risultati si ottengano se il probiotico si assume da subito.
CONTRO I DOLORI ADDOMINALI
La sindrome dell’intestino irritabile (che colpisce frequentemente anche le donne) e il dolore addominale ricorrente del bambino vengono oggigiorno classificati tra i cosiddetti disturbi gastrointestinali funzionali, una patologia non grave ma che comporta un innegabile disagio.
Dallo Studio A Randomized Controlled Trial of Lactobacillus GG in Children With Functional Abdominal Pain pubblicato sempre sul “Journal of Pediatrics” emerge che:
“LGG (Lattobacillo rhamnosus GG) riduce in modo significativo la frequenza e la gravità del dolore addominale nei bambini affetti da IBS (sindrome dell’intestino irritabile), questo effetto è duraturo e può portare ad un miglioramento della barriera intestinale.”
Le modalità di somministrazione del probiotico
La mamma dovrebbe assumere il probiotico nell’ultimo mese di gravidanza e durante l’allattamento al seno, che rappresenta la strategia preventiva più efficace. Se, invece, il piccolo non prende il latte materno, il probiotico dovrà essere aggiunto al latte formulato dopo aver sentito il pediatra.
ci hanno provato…. CONTRO LA DERMATITE ATOPICA
Sono stati eseguiti degli studi (Randomized, placebo-controlled trial of Lactobacillus rhamnosus GG as treatment of atopic dermatitis in infancy. C Gruber, et al. Allergy 2007) per capire se la somministrazione di un particolare ceppo probiotico – il Lactobacillus rhamnosus GG – durante l’ultimo mese di gravidanza e i primi mesi di vita del lattante, possa ridurre in soggetti predisposti (con precedenti familiari per allergia) la probabilità di insorgenza di dermatite atopica o sia utile nella sua cura.
Risultato: non ci sono effetti terapeutici da segnalare nella cura della dermatite atopica con questo probiotico.
Attenzione:
i tanto pubblicizzati Actimel e Yakult non contengono nessuno dei probiotici su elencati:
Yakult Standard – Ingredienti:
Zucchero (saccarosio, destrosio)
Latte scremato in polvere
Aromi naturali
Lactobacillus casei shirota strain, 6.5 miliardi per 65 mL
acqua
Actimel Danone- Ingredienti:
Latte scremato,
Preparazione di frutta 5%,
Aromi,
Lactobacillus bulgaricus,
Streptococcus termophilus,
Lactobacillus casei,
destrosio,
zucchero liquido