Nell’età evolutiva si manifestano diverse fobie e comportamenti ossessivi nei bambini che sono del tutto normali, fisiologici e naturali se legate alle tappe della maturazione psicologica del bambino.
Tra le fobie fisiologiche troviamo:
- le reazioni di paura del bambino, nei primissimi mesi di vita, di fronte a forti rumori o a improvvisi spostamenti del corpo;
- la “paura dell’abbandono dell’ottavo mese” (famosa visto che, ahinoi, di solito concomitante con l’inserimento al nido del bambino) correlata anche ad uno stato di agitazione e paura di fronte agli estranei sempre intorno all’ottavo mese di vita del bambino
- il timore dei grossi animali divoratori tra i 2-3 anni che si trasformano poi in paure per i piccoli animali verso i 4-6 anni; in questo periodo i bambini hanno paura anche dei fenomeni naturali (come temporali), dei mostri, streghe, fantasmi
- i bambini tra i 7 e i 9 anni manifestano molte fobie tra le quali paure di essere ammalati, del contatto con lo sporco, claustrofobia, paura degli incidenti, della morte ecc.
- dai 9 anni in su fallimento scolastico, insuccesso personale, non accettazione da parte del gruppo
Tra i comportamenti ossessivi troviamo:
- il gioco del rocchetto a circa 1 anno (il ripetitivo lasciar cadere l’oggetto e aspettare che la madre lo raccolga);
- i rituali ludici come il toccare o evitare un numero preciso di volte determinati oggetti;
- i rituali che precedono l’addormentamento che vanno dalla presenza di oggetti o persone a veri e propri cerimoniali
Tutte queste manifestazioni, pur avendo in sé un carattere difensivo, sono in genere transitorie e non impediscono le normali attività del bambino.
Si inizia a parlare di patologia, ed è a questo punto il caso di rivolgersi ad uno specialista, di fronte:
a. alla persistenza oltre la fase evolutiva a cui corrispondono;
b. se compaiono in epoche evolutive diverse;
c. se si presentano in fase preadolescenziale o adolescenziale in quanto campanelli di allarme sulla personalità che probabilmente da adulta avrà fobie o ossessioni..
Cosa possono fare i genitori:
Cercare di sdrammatizzare indicando al bambino che anche noi da piccoli avevamo una paura che ora è passata se possibile scegliendo una pura da indicare al bambino che sia buffa, lo faccia sorridere e sentire "forte"
non ridicoliccarle ma neppure non assecondarlo troppo ("poverino hai ragione è proprio un mostro cattivo...") perchè altrimenti diamo una giustificazione alla sua paura
non assilliamo il bambino di raccomandazioni ("non fare questo altrimenti cadi", "non andare lì che è pericoloso"). In questo modo lo rendiamo solo ansioso e indifeso dal mondo
Non trasmettiamogli le nostre paure. Se ci fanno schifo i vermi perchè lui non può toccarli?