ll bambino comincia a succhiare ancora prima della nascita. Spesso già nel corso di un’ecografia al quinto mese lo si può osservare mentre si succhia il pollice.
Si tratta quindi di un riflesso naturale che non deve essere frustrato.
La naturalezza e l’immediatezza di tale riflesso sono confermati dal fatto che se si sfiora la bocca del neonato con un dito, il piccolo gira immediatamente la testa e inizia a muovere le labbra.
Succhiare soddisfa infatti un bisogno primario, che è quello della nutrizione: se questo impulso fosse meno accentuato, il bambino avrebbe serie difficoltà a nutrirsi dal seno, dal momento che l’uscita del latte dal seno ne richiede una suzione vigorosa e prolungata.
Succhiare è quindi un atto non solo istintivo, ma anche gratificante, che rasserena e tranquillizza il piccolo. Proprio per questo, quando il seno materno non è a disposizione, si consiglia di offrire al bebè il ciuccio, che diventa una sorta di sostituto della mamma.
Succhiare è, inoltre, un modo per esplorare il mondo circostante essenziale per un completo sviluppo psicologico. Lo dimostra il fatto che il bambino porta alla bocca qualsiasi oggetto, dal giocattolo, ai piedi e alle mani, poiché nel periodo che va dalla nascita ai 2 anni di vita (definito dagli psicologi come fase orale) la bocca rappresenta una fonte di piacere.
Anche i bambini a cui non viene dato il ciuccio si rilassano e si consolano ugualmente con la suzione, mettendosi in modo spontaneo il dito in bocca. Nel tempo, però, è più difficile disabituare il piccolo al pollice, piuttosto che al ciuccio.
Ciuccio o dito ?
Alcuni bambini esauriscono la loro necessità di succhiare con l’allattamento al seno o con la tettarella del biberon. Altri ricorrono al dito oppure al succhiotto o ciuccio, utilizzato dall’80% dei piccoli. Questa forma di “consolazione” nei primi anni non va affatto contrastata.
Il ciuccio può essere infatti considerato un mezzo gratificante per appagare il desiderio di suzione, vivissimo in ogni bambino. L’idea che sia un “vizio” è influenzata da questioni culturali e risale ai tempi in cui alcuni educatori teorizzavano fosse opportuno abolire, o almeno centellinare quanto dava piacere ai bambini, ciuccio incluso.
Succhiare il dito o il ciuccio, infatti, ha invece effetti benefici.
- Concilia il sonno.
- Aiuta a scaricare la tensione, proprio come può esserlo per un adulto fumare una sigaretta o mangiucchiare qualcosa.
- Fa sentire il bebè sicuro e protetto.
- Procura piacere.
- Riduce il rischo di SIDS (sudden infant death syndrome)
Come scegliere il succhiotto:
I succhiotti possono essere di due tipi: a ciliegia o anatomici.Entrambi i modelli sono realizzati sia in silicone che in caucciù.
A ciliegia: di forma rotonda, che richiama quella del capezzolo, sono in genere preferiti dai piccoli. Per questo sono consigliati nei primi 3-4 mesi di vita.
Anatomici : sono a forma di goccia, cioè piatta ellittica, schiacciata e ricurva verso l’alto, disegnata per adattarsi meglio alla forma del palato. Sono consigliati a partire dal quarto mese perché secondo alcuni pediatri avrebbero un’influenza minore sulla conformazione del palato del bambino.
ciuccio Nuk anatomico:
In silicone: si tratta di un polimero, cioè un prodotto chimico di origine sintetica a base di silicio (una sostanza che è presente in molte rocce e minerali). ll ciuccio in silicone è trasparente, indeformabile, non assorbe gli odori né i sapori e non subisce alterazioni anche dopo numerose sterilizzazioni, sia mediante bollitura che a freddo. Queste particolari caratteristiche di igienicità e di inalterabilità lo rendono particolarmente adatto durante i primi mesi. Dopo la comparsa dei primi dentini, invece, non va più utilizzato perché questi provocano facilmente incisioni che possono lacerare il materiale. È bene quindi passare al succhiotto di caucciù.
In caucciù: il caucciù o lattice è una gomma naturale, più morbida, elastica e soprattutto più resistente alle lacerazioni rispetto al silicone. Presenta però l’inconveniente di essere igroscopico (e quindi di assorbire acqua, ingrossandosi), di trattenere gli odori e di subire modificazioni dopo numerose sterilizzazioni. Anche se si può usare dalla nascita, in realtà è adatto soprattutto quando inizia la fase della dentizione perché più resistente ai “morsi” del bebè.