Secondo l’Osservatorio Alcol dell’Istituto Superiore di Sanità le bevande alcoliche vanno abolite completamente durante la gravidanza e l’allattamento.
Le conoscenze di cui attualmente si dispone non consentono infatti di stabilire quale dose di alcol, che è una sostanza dai dimostrati effetti tossici per l’organismo, possa ritenersi sicura per la salute.
L’alcol produce danni agli organi e può compromettere gravemente lo sviluppo del feto:
questi i motivi del divieto assoluto, per qualsiasi bevanda alcolica (anche in dosi minime!) durante la gravidanza e l’allattamento
Per comodità di lettura riporto alcuni passi del contenuto del flyer dell’ISS:
“L’alcol attraversa la placenta e arriva direttamente al feto ad una concentrazione praticamente equivalente a quella della madre che ha assunto la bevanda alcolica.
Il feto non è dotato di enzimi capaci di metabolizzare l’alcol e ne subisce gli effetti dannosi a livello cerebrale e sui tessuti in via di formazione.
Tale azione negativa interferisce sui normali processi di sviluppo fisico (provocando malformazioni) ed intellettivo (generando ritardo mentale) in maniera più o meno grave in funzione dei livelli di consumo.
Elevati livelli di consumo alcolico materno determinano, inoltre, carenze vitaminiche che hanno ripercussioni sullo sviluppo del nascituro.
Il neonato, spesso prematuro, può presentare condizioni generali che variano dalla presentazioni di sintomi o disturbi definiti alcolici sino alla sindrome conclamata fetoalcolica, irreversibile e spesso progressiva.
I primi 3 mesi di gravidanza e l’ultimo trimestre sono i periodi più delicati e quelli in cui l’alcol determina i danni
maggiori per il feto.
Il mantenimento di abitudini legate al consumo di alcol è correlato ad un aumento del rischio di nascita prematura e di sottopeso.”
Da tenere presente che un bicchiere di vino (125 ml) ha lo stesso contenuto di alcol di un boccale di birra (330 ml), ovvero circa 12 grammi.
E’ necessario quindi rinunciare senza esitazione anche al bicchiere di vino ai pasti, perché a fronte di questo sacrificio, tutto sommato minimo, metteremo al riparo il nostro bambino da qualunque rischio