L’acquaticità porta due benefici considerevoli alla mamma in dolce attesa:
- Aiuta a tonificare tutti i muscoli, in particolare gli addominali, i glutei e i muscoli del perineo che sorreggono il bambino
- Permette di ottenere un notevole grado di rilassamento.
Nell’acqua, infatti, il corpo pesa un sesto rispetto a quando è a terra, e ciò facilita movimenti che, con il ventre che cresce, risulterebbero piuttosto difficoltosi.
In un mezzo liquido è più facile lavorare in modo da sciogliere e mantenere morbide le articolazioni, evitando irrigidimenti e ritrovando le posture di prima dell’attesa.
La temperatura dev’essere compresa fra i 30 e i 34 °C: se l’acqua è troppo calda, provoca vasodilatazione e può dare la sensazione di debolezza e svenimento; se troppo fredda, viceversa, rischia di irrigidire i muscoli, in particolare il perineo, che invece deve rimanere elastico in vista del parto.
Attente anche al livello: è bene che non superi il girovita, perché in questo modo consente di eseguire movimenti anche con le braccia, vincendo la moderata resistenza opposta dal liquido.
Se la gravidanza sta procedendo bene, le sedute di acquaticità possono durare anche un’ora.