Da “L’autoeducazione nelle scuole elementari” di Maria Montessori:
“Le letture interpretate si fanno come nei primi esperimenti nelle case dei bambini per mezzo di bigliettini. Il bambino sceglie un bigliettino delle serie graduali preparate lo legge mentalmente e poi esegue l’azione che nel bigliettino è indicata.”
Prepariamo quindi i cartellini che andremo ad inserire in una scatola. Ricordatevi che il materiale montessoriano deve essere bello, ben fatto e deve invogliare il bambino all’utilizzo.
Non accontentiamoci di scatole di cartone per contenere i cartellini e non pasticciamo i cartellini incollando fogli di carta sul cartoncino.
Il contenitore che vedete in foto è ikea. Scegliete quindi un bel contenitore di legno.
Il materiale di M. Montessori aveva la frase scritta in corsivo a mano nel cartellino stesso. Considerando che ora alle scuole primarie si insegna prima lo stampatello maiuscolo e minuscolo possiamo tranquillamente prenderci la licenza di stampare le frasi a computer.
Tutte le stampanti anche quelle ad uso personale hanno la possibilità di stampare sul cartoncino. Scegliete un cartoncino a media grammatura non serve esagerare.
Fate in modo che la frase sia stampata in carattere grande e ben leggibile al centro del cartellino. Noi abbiamo optato per la grandezza del font a 36 inch
Scegliete un font standard come un Arial o Verdana. Evitate font poco leggibili o con lettere non ben delineate.
lettura interpretata dei cartellini montessori
A seguire la prima serie di frasi e azioni da stampare come originalmente scritte da M.Montessori nel suo libro:
Prima Serie:
Diede un’occhiata in giro.
Li guardò con la coda dell’occhio.
Il ragazzo scappo via!
Mi si buttò in ginocchio davanti.
Ei passeggiava lentamente su e giù.
Stava a capo basso.
Feci di sì col capo.
Mise le braccia in croce sul petto.
Si mosse rapidamente verso l’uscio.
Si mise a camminare innanzi e indietro per la stanza.
Mi accarezzava il capo con la mano tremante.
Gli fece cenno di stare indietro.
Gli parlo all’orecchio.
Gli posò una mano sulla spalla.
Bussò alla porta.
La fanciulla aggrottò le ciglia.
Abbiamo preparato una versione contenente un linguaggio un pò più aggiornato ai nostri tempi:
Prima Serie modificata da NannaBoBò:
Diede un’occhiata in giro.
Li guardò con la coda dell’occhio.
Scappò via!
Mi si buttò in ginocchio davanti.
Passeggiava lentamente su e giù.
Feci di sì con la testa.
Stava a testa bassa.
Mise le braccia incrociate sul petto.
Si mosse rapidamente verso la porta.
Si mise a camminare avanti e indietro per la stanza.
Mi accarezzava il capo con la mano tremante.
Gli fece cenno di stare indietro.
Gli parlò all’orecchio.
Gli posò una mano sulla spalla.
Bussò alla porta.
Aggrottò le sopracciglia.
Ecco un altro estratto dallo stesso libro per capire insieme il potenziale del materiale:
” I piccoli bambini secondo le azioni indicate dopo aver letto mentalmente : ma non eseguono con freddezza, bensì mettendo una cura quasi artistica nell’ espressione del sentimento. Essi interpretano l’azione la studiano talvolta, provando e riprovando, come per una rappresentazione scenica. L’attitudine dei bambini a ciò è veramente meravigliosa. Si aggiunga poi che essi studiano le parole negli esercizi di grammatica, e vengono conoscendone sempre più precisamente significato : ciò che aiuta l’ interpretazione : per esempio quella frase stava a capo basso non indica piegò il capo. Se il bambino ha compreso, egli resterà a capo basso, con un’espressione più o meno viva secondo il sentimento. Così per esempio la frase “gli si buttó in ginocchio davanti”, non porta nell’azione semplice inginocchiarsi, ma un atto più drammatico, come quello di gettarsi alle ginocchia di qualcuno. I fanciulli si interessano molto l’uno alle azioni dell’altro.”