I tempi per la mamma
Se è vero che, ricomparso il ciclo, l’organismo della mamma è teoricamente pronto a concepire di nuovo, è comunque consigliabile una pausa di 12 mesi prima di rimanere incinta di un altro bambino.
È un tempo utile per ricostituire le scorte di ferro, oligoelementi e vitamine. Se è in programma il secondo figlio, è bene iniziare l’assunzione di acido folico, fondamentale per la prevenzione della spina bifìda, tre mesi prima di tentare il concepimento.
Per il resto, se c’è il desiderio di un altro bambino, non ci sono ragioni mediche per aspettare.
L’utero torna alla normalità in circa 40 giorni dal parto, la parete addominale in 3-4 mesi, le viscere si riposizionano in una quindicina di giorni.
Se il primo figlio è nato con un parto cesareo bisogna tener presente che la cicatrice sull’utero guarisce, salvo complicazioni, in circa 6 mesi. Quindi non serve allungare i tempi rispetto a un parto naturale. La stragrande maggioranza delle donne in Europa viene operata con un taglio orizzontale sulla parte bassa dell’utero e questo permette di affrontare, la seconda volta, anche un parto vaginale.
E’ stato riscontrato che aumentare di peso tra una gravidanza e l’altra (soprattutto per le donne che hanno sofferto di diabete gestazionale) è associato a un maggior rischio di ricorrere a un parto chirurgico. Per questo è utile approfittare della “pausa” tra due gravidanze per controllare e migliorare il proprio stile di vita.
Anche se la prima gravidanza è stata ottenuta grazie a tecniche di fecondazione assistita, non cambia nulla rispetto a quanto su indicato per i tempi di ripresa dell’organismo, nemmeno se la mamma si è dovuta sottoporre a diversi cicli di stimolazione.
Nel caso in cui per la seconda gravidanza ci si affidi alle tecniche di fecondazione assistita, la donna deve aver smesso di allattare in quanto elevati livelli di prolattina (ai quali si arriva durante l’allattamento) possono ostacolare l’annidamento dell’embrione nell’utero.
Come annunciare la nascita del fratellino o della sorellina al primo bambino:
Se il bambino è ancora piccolo (2/3 anni) non si accorgerà della vostra pancia se non proprio quando al termine della gravidanza sarete impossibilitate a fare alcuni movimenti.
- Aspettate quindi il più possibile ad indicare al bambino che nascerà un fratellino o una sorellina. Non appena glielo direte il vostro bambino si aspetterà che il fratellino o la sorellina nascano di lì a poco (e la pazienza, lo sappiamo, non è la principale virtù dei bambini)
- Portate, se possibile, il vostro bambino a casa di amici con neonati. Così il vostro bambino si renderà conto che il nuovo venuto non sarà da subito il suo compagno di giochi. Eventualmente anche un filmato sui neonati può andar bene.
- Anticipate al bambino che i neonati non sono molto socievoli, mangiano, dormono ecc…
- Se vi chiede come mai arriva questo nuovo bambino o se vi dice che “si stava bene in tre” e discorsi simili, portate l’esempio di famiglie con più figli e magari di qualche suo amico con fratelli senza voler entrare introppe spiegazioni
- Non cadete nell’errore “Così giocherete insieme..” e simili. Se il bambino mostra una forma di gelosia per il suo ruolo familiare, lo sarà ancora maggiormente verso i suoi giocattoli e vedrà il neonato come l’intruso che vuole giocare con i suoi giochi.
- Quando sarà nato il bambino, è fondamentale che ricaviate qualche momento da dedicare esclusivamente al vostro primo figlio (giocare, parlare, leggere un libro..) e se possibile cercare di coinvolgerlo nella cura del neonato (farsi passare il pannolino..)
Consulta anche l’articolo Gelosia del fratello maggiore
Libri che possono essere utili:
Dolcissima storia in rima della coniglietta Miffy. Papà e mamma le dicono che tra un pochino saranno in quattro in famiglia e Miffy porta a scuola un dolcino: bisogna fare festa quando nasce un fratellino!
La collana con protagonista Topo Tip tratta tantissimi temi utili con bambini in età prescolare, dai capricci, la mamma che va a lavorare, la nanna, le paure… e ovviamente l’arrivo di un fratellino, anzi una sorellina : Tippy.
Tutti i libri della collana di distinguono per lessico semplice ma non banale e per disegni molto curati anche nei minimi particolari.
Ma io volevo un fratellino! Topo Tip
La collana di libri di Liesbet Slegers come quella di Topo Tip tratta tante situazioni (Mattia aiuta papà, Mattia va all’asilo, Lisa e Mattia, Tim va in aereo…) e tratta quindi la nascita del fratellino sempre raccontando i sentimenti della “sorella maggiore”.
Mattia e il pancione della mamma
Tutti i libri sono molto colorati con disegni semplici.